Il termine terapia neurale o neuralterapia abbraccia l’insieme delle conoscenze sulle applicazioni terapeutiche degli anestetici locali (generalmente procaina) e consiste in iniezioni sottocutanee (con aghi finissimi e quasi indolori) di anestetico locale allo 0,5% o 1% in punti specifici del corpo con finalità terapeutiche e/o diagnostiche.

Le terapie con anestetici locali comparvero a fine Ottocento ma tuttora costituiscono materia di insegnamento accademico e di un vasto numero di pubblicazioni scientifiche.

Nella prima metà del Novecento i fratelli Huneke, entrambi medici, incrementarono le potenzialità di queste terapie, accertarono infatti che molti stati morbosi potevano essere sostenuti da vecchie lesioni, anche ben cicatrizzate, e che il loro trattamento con anestetici locali poteva avere un potente effetto curativo.

Ma è soltanto con gli studi del premio Nobel Pischinger nel 1975 che venne dimostrata la logica chimica, fisica, anatomica, fisiologica, patologica e neurofisiologica alla base della neuralterapia.